Stamattina il piccolo centro montano ha ospitato la conferenza di servizi indetta dal primo cittadino Alessandro Lazzara per discutere dei vari movimenti franosi che stanno interessando Longi e tutta l’area nebroidea. Tanta la preoccupazione espressa da tutti i sindaci della zona, 12 i comuni dell’hinterland presenti (Longi, Frazzanò, Galati Mamertino, San Salvatore di Fitalia, Mirto, Tortorici, Caprileone, Ficarra, Caronia,San Fratello, Alcara li Fusi, Piraino, Capizzi). La situazione di emergenza infatti non è rientrata, giornalmente si registrano nuovi pericoli per l’incolumità pubblica e possibilità di ulteriori frane o esondazioni, che riguardano sia centri situati lungo i pendii delle montagne che nel fondovalle.Uno dopo l’altro, tutti i paesi sono stati danneggiati da movimenti franosi di varia portata che hanno talvolta provocato il completo isolamento di interi centri. Alla luce della precaria situazione idrogeologica della zona, i vari amministratori locali hanno sottolineato l’esigenza di interventi strutturali adeguati per il ripristino della sicurezza e la collaborazione di tutti gli Enti competenti, indispensabili dal punto di vista economico e logistico. Poi, i presenti hanno sottoscritto un documento richiedendo, tra l’altro, la proclamazione dello stato di calamità e di emergenza. Inoltre, i sindaci hanno deciso di procedere uniti per dare rilievo a questa emergenza. I rappresentanti della Provincia e della Protezione Civile Provinciale, Roccaforte e Manfrè, che hanno preso parte alla conferenza, hanno garantito l’attivazione di lavori per scongiurare l’isolamento, interventi di somma urgenza e un incontro con i vari sindaci per monitorare lo stato generale dei comuni. Entro martedì sarà preparata una relazione da inviare alla Regione sulla condizione della zona, documento che chiede tra l’altro anche il riconoscimento dello stato di calamità . L’idea è quella di procedere innanzitutto con le situazioni ritenute più urgenti e pericolose, mappare i siti critici per intervenire tempestivamente.