Il Monumento ai caduti
Nell’ esposizione di ogni storia municipale, vi è un compito profondamente doveroso: quello di ricordare, oltre le persone illustri nella fede, nell’arte e nel lavoro, anche, e principalmente, gli uomini fedeli ai valori della Patria, i combattenti, gli eroi ed i reduci che, in ogni nazione del mondo, hanno avuto sempre testimonianze di riconoscenza sentita. Per adempiere a questo fine, anche Longi ha dedicato un monumento ai suoi uomini più valorosi. Al centro della Piazza degli Eroi sorse una statua: raffigura la Vittoria e solleva in una mano un ramoscello di ulivo, simbolo della pace, con l’altra mano regge uno scudo su cui c’è scritto “Longi”.
L’opera è dello scultore Messina. Il monumento, secondo alcune informazioni , è uno dei primissimi in Italia, eretto nel 1920 . Di questa ricerca si occupò La Domenica del Corriere negli anni ‘70. Il monumento trovò originariamente collocazione nello spazio occupato un tempo dall’antica Chiesa dell’Annunziata. Alle spese di costruzione partecipò per metà il Duca di Longi, Goffredo Vincenzo Duca d’Ossada. Infatti, sui lati si leggono queste parole: il comitato, la cittadinanza, il Duca d’Ossada nell’anno di grazia 1920.
Si legge: “Questi nomi dei nostri Eroi, scolpiti nel bronzo dalla gratitudine cittadina, mandino ai posteri la memoria, l’esempio di sacrificio sublime”. E ancora: “Restino questi nomi dei nostri Eroi nel cuore dei superstiti e dei nipoti a perenne Ricordo - Religione - Ammonimento. Ascoltate la voce dei nostri Eroi, fratelli, amatevi come noi vi amiamo, amate la Patria di un amore grande come il nostro amore”. Chiudono le dediche queste parole: “Per amore di Patria dettero la vita. Il nostro amore e la nostra riconoscenza vadano oltre la morte”.